Come restaurare un mobile

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Donare nuova vita a un mobile antico mediante il processo di restauro è un'operazione quasi affascinante, poiché lavorerete a stretto contatto con un oggetto malandato, segnato profondamente dal tempo. Ma anche perché, al termine di tutte le fasi, proverete una soddisfazione enorme nell'avere tra le mani un mobile completamente rinnovato. E da voi stessi, per giunta! In questo libro delle idee, faremo il punto su quelli che sono i passaggi fondamentali per il restauro di un mobile. Se siete disponibili ad armarvi di una buona dose di pazienza, dopo aver letto questi accorgimenti e dopo aver applicato qualche piccolo trucco, potrete avventurarvi in un processo di restauro che vi conduca a riportare all'antico splendore il vostro mobile o ad assegnarli nuova vita e nuovi connotati mediante un restyling originale. 

1. Prima di cominciare col restauro

Prima di cominciare a restaurare un vecchio mobile occorre togliere tutte le componenti in metallo come maniglie e pomelli, le cerniere e le serrature (compresi chiodi e viti originali). Questi pezzi vanno ripuliti con cura, con prodotti specifici, e conservati nell'attesa di rimontarli a conclusione del processo di restauro del mobile. 

2. Sverniciare il mobile da restaurare

Il tempo e l'usura hanno ridotto il vostro mobile in condizioni pietose e ora è necessario un intervento che lo riporti a godere di buona salute. Dunque, per poter dare nuova vita all'oggetto—o anche solo per poterlo riverniciare—è necessario prima asportare l'attuale strato di vernice dalla superficie in legno. In tal modo vi troverete di fronte il colore naturale del legno. Per portare a termine la fase della sverniciatura occorre che vi dotiate di uno sverniciante chimico concepito ad hoc per questo scopo. Dovrete distribuire il prodotto su tutta la superficie del mobile, aiutandovi con una spatola, poi dovrete attendere che agisca a dovere fino a quando non sarà il momento di rimuovere il tutto con un raschietto. Durante la rimozione del prodotto, vi accorgerete che state asportando anche il vecchio stato di vernice. 

​3. Pulitura e lavaggio del mobile

Dopo la sverniciatura, è importante procedere con il lavaggio di tutta la superficie del mobile da restaurare. A questo scopo, non vi servirà altro che acqua calda, ammoniaca e un po' di olio di gomito. Quando l'oggetto sarà totalmente asciutto, riuscirete a rendervi conto della presenza di eventuali residui di vernice qua e là e, se ce ne fossero, potete procedere con un ritocco. Ad ogni modo, non sottovalutate la vulnerabilità del legno: è un materiale delicato, sensibile a umidità e fonti di calore poiché vivo. Quindi agite sempre con scrupolo e attenzione nel corso di ogni passaggio. Se lo sporco depositatosi sul mobile col passare del tempo è particolarmente incrostato sulla superficie, allora procedete con una soluzione di alcool etilico, qualche goccia di olio di lino e duecento grammi di polvere di pomice. Passate il composto con un panno morbido sulla sporcizia del mobile e riportate alla luce l'antica anima naturale del legno con cui è stato creato. 

​4. Riparare i danni: interventi minimi

Passiamo ora al cuore del processo di restauro del mobile. Il tempo e l'usura e qualche volta i tarli, segnano il legno in modo inevitabile. Se dovete affrontare interventi minimi per porre rimedio ai piccoli fori o alle piccole crepe del legno, è sufficiente acquistare un paio di prodotti che vi consentiranno di ottenere il risultato sperato. Anzitutto c'è la soluzione dei pastelli a cera che, passati sul difetto, sono in grado di ricoprire buchi e crepe varie. Assicuratevi però di acquistare questo prodotto dello stesso colore del legno del mobile così che la cera si confonda col legno. Oppure, potete acquistare una lacca da distribuire sul difetto affinché si sciolga nella crepa o nel foro andando a sostituire il legno nella parte mancante. 

​5. Riparare i danni: interventi più complessi

Se i difetti del tempo e dell'usura sono invece più importanti, sarà necessario intervenire sul mobile in modo più impegnativo. Lo scopo è sempre quello di sostituire le parti mancanti del mobile, nutrire il legno e riportarlo in salute prima della nuova verniciatura. Per rimediare a solchi e grandi crepe esistono in commercio dei prodotti che hanno la funzione di ripristinare la parte mancante del legno. Sono disponibili di due specie: legnoplastici ed epossidici. Sono entrambi prodotti pastosi che devono essere modellati sull'oggetto, seguendo il difetto da ricoprire. Dopo aver aspettato fino al momento in cui si sono solidificati, sarà necessario carteggiare con della carta vetrata la superficie del prodotto e del legno insieme, così da ridurre le differenze di livello. 

​6. Carteggiare per levigare la superficie del legno

Dopo aver avuto cura di rimediare a tutti i danni creati dal tempo e dall'usura, occorre proseguire nel processo di restauro del mobile con la carteggiatura della sua superficie. È consigliabile optare per una carta vetrata sottile grazie alla quale vi sarà possibile levigare tutta la superficie del mobile rimuovendo, al contempo, tutte quelle fibre superficiali del legno che noterete essersi sollevate dopo il processo di sverniciatura e il conseguente lavaggio coi prodotti liquidi. Da tenere a mente l'accortezza di seguire le venature del legno mentre state carteggiando la superficie del mobile.

Una volta levigato il tutto e soffiati via tutti i residui di polvere del legno, vi sarà possibile passare una mano di impregnante protettivo che fungerà da pellicola contro gli agenti esterni. Attendete che sia bene asciutto e proseguite con una seconda mano.

​7. La finitura

A questo punto, vi sarà possibile procedere con il trattamento con cera o con gomma lacca. La prima renderà il vostro mobile restaurato molto liscio al tatto, lucido ma non brillante, un effetto tipico della cera encaustica che vi premetterà, tra l'altro, di proteggere il mobile dall'aggressione dei fastidiosi tarli e delle muffe.  La seconda donerà invece al vostro oggetto una notevole brillantezza in concomitanza con la finitura lucida. Per stendere la gommalacca dovrete procedere con un tampone e una soluzione alcolica.

8. La riverniciatura del mobile usato

Dopo aver seguito tutte le fasi del restauro che vi abbiamo indicato, vi sarà possibile proseguire con la riverniciatura del mobile. Prima, però, è necessario preparare la superficie del legno ad accogliere la vernice. Spolverate e pulite con cura la superficie del mobile, poi con dell'acquaragia rimuovete gli eventuali residui di colatura di resina. 

A questo punto dotatevi della vernice coprente, dello smalto adatto per il legno o degli impregnati, ma anche di un pennello di alta qualità, con setole morbide e compatte, requisito fondamentale per portare a termine un processo di verniciatura di successo. Se il mobile sarà collocato in un ambiente esterno, meglio optare per un impregnante che lo difenda dall'aggressione degli agenti atmosferici. Una volta fatte queste scelte, non vi resterà che intingere il vostro pennello (non completamente, sotto la metà delle setole è già sufficiente) e cominciare a divertirvi con la verniciatura, avendo però cura di seguire le venature del legno. Non esagerate mai con la quantità di prodotto perché potrebbe generare delle fastidiose e antiestetiche colature. Dopo aver terminato, è necessario far asciugare perfettamente la vernice sul mobile restaurato.

9. Personalizzare il mobile con le stampe

Nel caso in cui foste alla ricerca di qualcosa di più originale che esprima la vostra personalità, invece di proseguire con la verniciatura potete optare per una soluzione simile a quella che vedete nell'immagine. Si tratta di un comodino del '700 in legno di pino, in stile arte povera. Dopo il processo di restauro, si è proceduto con l'applicazione di una carta adesiva colorata, con grafiche ispirate al pittore pop Kate Haring. Anche gli interni sono stati rivestiti dalla carta da parati secondo una logica personalissima. Un restyling che ha concesso una nuova vita a un oggetto che altrimenti sarebbe andato perduto. Il progetto è stato realizzato da Cad Design

10. Manutenzione del mobile in legno

Terminato il processo di restauro non ci resta che darvi un paio di dritte su come conservare al meglio il vostro mobile. Considerate sempre che il legno è sensibile e delicato, che subisce gli agenti esterni come l'umidità (in seguito alla quale si gonfia o si ritira), la temperatura, la luce, poiché si tratta di un materiale vivo. Dunque, per mantenerlo in buona salute è necessario tenere a mente un paio di accortezze di manutenzione. 

Spolverate il vostro mobile con frequenza, ma senza usare spray o prodotti aggressivi; è sufficiente un panno morbido (il residuo di un vecchio maglione in lana è perfetto, per esempio). Di tanto in tanto, passate sulla superficie del mobile una buona cera che nutra il legno e renda la sua superficie lucida. Ogni tanto controllate che il vostro mobile non sia stato intaccato dai fastidiosi tarli ed evitate di rovesciare liquidi a base di alcol sul legno. Evitate di poggiare sul mobile oggetti che possono graffiarne facilmente la superficie o macchiarla. Nella vostra abitazione, fate in modo che ci sia una temperatura abbastanza costante, compresa tra i 18 e i 21 gradi, e cercate di conservare nell'aria un adeguato tasso di umidità aiutandovi con gli umidificatori d'ambiente o con i piccoli contenitori d'acqua da sistemare sui caloriferi. 

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