Cinque interpretazioni italiane dell'open space

Federica Di Bartolomeo Federica Di Bartolomeo
A mono, BEARprogetti BEARprogetti Modern houses
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Di solito con open space il collegamento è immediato: loft. Questo concetto  è però spesso utilizzato anche per definire una tipologia di abitazione a pianta libera, dove soltanto i bagni sono delimitati da pareti, e gli altri ambienti sono al massimo definiti da elementi di arredo o pareti mobili. Quindi la particolare soluzione abitativa in questione, può essere adottata anche in spazi che non necessariamente sono vecchi impianti industriali dalle dimensioni importanti. Anche un sottotetto e un mini-appartamento possono allora rientrare in questa categorizzazione, designando un ambiente dove ogni centimetro è sfruttato alla massima potenzialità, permettendo la maggiore fluidità degli spazi possibile.

Open space è una parola anglofona, e infatti il concetto ha avuto proprio oltreoceano i suoi natali. Tuttavia,  noi tutti sappiamo come nel bel Paese riusciamo sempre a reinventare a modo nostro—a volte con risultati magistrali-  le diverse ispirazioni che ogni giorno, il così detto villaggio globale, sussurra ai nostri esperti più talentuosi. Ecco allora che l'open space diventa, lasciatecelo dire senza remore,  lo spazio aperto, nelle espressioni più genuine del made in Italy.

Oggi vogliamo darvi quindi una piccola panoramica su soluzioni ispirate all'open space, tutte italiane e ispirate alla rinuncia alle ripartizioni interne, che vanno dalla semplice unità abitativa arricchita da soppalco al monolocale vero e proprio.

Il soppalco

Se l'ambiente di cui disponiamo è unico ma vogliamo comunque riservarci la possibilità di un'area sviluppata su due piani, c'è una sola cosa da fare: sfruttare le altezze! La realizzazione di un soppalco sarà allora ciò che fa per noi, dandoci l'opportunità di realizzare un altro livello per la nostra abitazione, regalandoci preziose metrature per la zona notte e, nei casi di vecchie abitazioni con soffitti, molto- o troppo—alti, un aiuto contro la dispersione del calore.

Ad esempio come è avvenuto in questo progetto ospitato da una località marittima in provincia di Livorno, dove una residenza storica è stata suddivisa in più alloggiamenti, proposti come appartamenti per le vacanze. In uno di questi, che possiamo ammirare nella foto, il piano terra è occupato interamente dalla zona giorno.  La freschezza dei colori scelti e l'estrema luminosità dell'ambiente, conferiscono al tutto un aspetto gioioso.

La cucina è armoniosamente integrata con il soggiorno, proponendo un design minimal e modellato completamente in bianco, in armonia con l'arredo che definisce la zona del salotto. Il movimento sinuoso della piccola scala s'innesta su l'accattivante arancio della parete che fornisce l'accesso al livello soppalcato.

Qui la zona notte si impone come uno spazio aperto e arioso, delineata com'è solo da un parapetto in vetro, incorniciato da un arancio in splendido contrasto con il color menta della parete di fondo.

Due passerelle con pavimento in cristallo, permettono di affacciarsi sulle tre grandi finestre, le stesse che partendo dal piano inferiore, inondano di luce l'intera abitazione e regalano uno splendido scorcio sul mare.

La mansarda

Un tempo la mansarda, definita spesso con il grigio termine soffitta, era un luogo dove relegare i malinconici resti del nostro passato scolastico o magari dei fasti dei nostri hobby passati, di cui forse non ci eravamo neanche dimenticati, ma che lasciavamo lì a monito dei nostri insucessi o di quello che comunque, avevamo coraggiosamente provato a fare. Un deposito a tempo indeterminato insomma, per ciò che per pigrizia o indolenza—chiamatela come volete-  non si voleva né riciclare né definitivamente abbandonare, proprio come  il numero di telefono dell'ex fidanzato/a che conserviamo inutilmente -chissà poi perché- sulla rubrica del cellulare.

Oggi invece la mansarda ha ritrovato di nuovo il decoro e la fierezza di luogo abitativo, di luogo che può essere orgogliosamente chiamato casa , stupefacente nel comfort  e dai risultati estetici più che apprezzabili.

La mansarda nella foto ad esempio è stata articolata su due aree open space le quali, caratterizzate da sequenze lineari di volumi, accolgono la zona giorno e la zona notte. Il corian, lucido e resistente, definisce l'arredo in bianco conferendo una particolare luminosità all'ambiente, nel quale un blocco centrale- costruito intorno ad un pilastro strutturale- accoglie una cucina moderna e dotata di un elemento estraibile, da utilizzare come piano che assolve alla funzione di tavolo da pranzo. Nella foto possiamo apprezzare un particolare elemento dell'arredo della cucina:cinque dita nere, come un'impronta misteriosa, costituiscono un'insolita maniglia.

Le travi a vista, riprendono nel colore e nella natura lignea il pavimento, e accolgono dei lucernari che contribuiscono alla diffusione della luce naturale.

I piccoli sofà sono posizionati di prospetto a due grandi finestre, definendo una calda zona per il relax e il tempo libero.

All'estremo opposto, anche la zona notte è animata da una grande apertura sulla parete, da cui le radiazioni luminose baciano il pratico fouton. Questa particolare tipologia di letto giapponese, insieme all'essenzialità dell'arredo del bagno e alla dicotomia bianco- nero  che caratterizza tutto il piano, sembra suggerire quasi un richiamo alla cultura nipponica.

Il monolocale di montagna

Il monolocale è una realtà che prende sempre più piede nel nostro sovraffollato, ma spesso single, mondo moderno.Qui lo spazio è davvero unico e open, nel senso che deve accogliere in una sola stanza l'intera unità abitativa. Un compito di certo non semplice, ma che può produrre a volte dei risultati sorprendenti. Come  è avvenuto ad esempio in una nota località sciistica, dove trova posto questa  micro-casa in cui una sola parete ospita le funzioni di un' intera zona giorno, modellata nei caldi toni in legno, ripresi dal parquet e dalle travi del soffitto. Per ottenere lo spazio necessario alla cucina, si è sfruttato il vano di risulta tra copertura e fine-corsa del vano ascensore per potervi posizionare, all'occorrenza, un materasso ed ottenere cosi un posto letto in più.

Il vano può essere chiuso con un'anta scorrevole su cui  è stato montato uno specchio che, oltre a moltiplicare la luce naturale  e a dilatare la percezione  delle dimensioni interne, trasformerà,quando serve, questo ambiente  da soggiorno in camera da letto.

Il mini-appartamento

Vivendo nelle grandi città, lo spazio diventa davvero qualcosa di prezioso, una vera e propria sfida alla nostra creatività e al nostro spirito di adattamento. In un piccolo appartamento a Milano si è allora ovviato al problema spazio concentrando in un unico volume le funzioni abitative più importanti, come la cucina, totalmente estraibile.

Il box doccia aperto

Una particolarità è rappresentata dalla connessione tra i due bagni, collegati da una vasca e da una doccia a pavimento che fungono da passaggio tra l'uno e l'altro: così pur non avendo la possibilità di creare due stanze distinte, chiudendo il box-doccia si ha comunque la possibilità di garantire ad ognuno la propria privacy. Avevate mai pensato ad una soluzione del genere?

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